


La Fortuna con l'effe maiuscola.
La fortuna con l'effe maiuscola è una commedia in tre atti scritta nel 1942 da Eduardo De Filippo in collaborazione con Armando Curcio.
In un misero e gelido appartamento di due stanze, al primo piano di un palazzo, vive nella più completa indigenza la famiglia Ruoppolo. Giovanni, scrivano, si batte tra mille difficoltà per sbarcare il lunario mentre sua moglie, Cristina, bada alle faccende di casa. Con loro vive sin dalla nascita il nipote Erricuccio, figlio della sorella di Cristina – morta di parto – e di padre ignoto. Erricuccio è un sempliciotto, ha ventisei anni ed è sofferente di nervi (“Nun po’ sta applicato…”). Analfabeta e scioperato, con il suo comportamento infantile e dispettoso è spesso causa di contrasto in famiglia, con la portinaia Concetta e con gli altri abitanti del palazzo. Per guadagnare qualche soldo (“p’’a cannarutizia ‘e s’abbuscà quaccosa…”) non disdegna poi di fare il ruffiano per donn’Amalia, la moglie avvenente e sfrontata di Don Vincenzo, recapitando all’occasione lettere e messaggi all’amante di lei, il giovane Pietruccio. Ma don Vincenzo, uomo di temperamento, ha mangiato la foglia e mette in scena una finta partenza per Salerno allo scopo di cogliere gli amanti in flagrante. E infatti, appena sola, Amalia convoca Pietruccio servendosi di Erricuccio per recapitargli un biglietto. Nel frattempo, l’avvocato Manzillo - per il quale Giovanni lavora occasionalmente – viene a proporre un affare: un suo cliente, il giovane barone Sandrino di Torrepadula, anch'egli di padre ignoto, è pronto a pagare diecimila lire purché Giovanni lo riconosca come figlio, permettendogli così di presentarsi con tutte le carte in regola alla nobile famiglia della sua fidanzata e in definitiva di ottenere il consenso per il matrimonio. Spinto dalla necessità e dalla fame, Giovanni accetta e intasca l’anticipo, uscendo poi subito per comprare da mangiare.Mentre Giovanni e Cristina sono via, si presenta a Erricuccio il notaio Giuseppe Bagnulo, vecchio amico di famiglia negli anni in cui i Ruoppolo vivevano molto più agiatamente. In partenza per Roma, il notaio è latore di una incredibile notizia: Federico Ruoppolo, emigrato in America tanti anni prima, è morto ed ha lasciato quale erede universale il fratello Giovanni. La fortuna di Federico supera ogni immaginazione ..........
La Fortuna con l'effe maiuscola
Mese: Aprile Anno : 2013
Commedia Completa
Durata: 2:01:06
Teatro "Bolivar"
Via B. Caracciolo, 30 - Napoli
Regia di Bruno Anselmi
Saluti
Mese: Aprile Anno: 2013
Saluti
Durata: 5:00 min
Teatro "Bolivar"
Via B. Caracciolo, 30 - Napoli
Regia di Bruno Anselmi
Scena Finale
Mese: Aprile Anno: 2013
Scena Finale
Durata: 2:18 min
Teatro "Bolivar"
Via B. Caracciolo, 30 - Napoli
Regia di Bruno Anselmi
Giovanni Ruoppolo - scrivano Antonio Errico
Cristina - moglie di Giovanni Lina Civero
Erricuccio - nipote di Cristina, orfano Orlando Rea
Concetta - portinaia Annamaria Rispoli
Vincenzo - marito cornuto Antonio Di Gennaro
Amalia - moglie di Vincenzo Romina Di Gennaro
Pietruccio - amante di Amalia Vincenzo Cerbone
Avvocato Manzillo Raffaele Fiorenza
Sandrino di Torrepadula Giuseppe Boccia
Giuseppe Bagnulo - notaio Bruno Anselmi
Dott. Gervasi - medico Salvatore Gaudino
Assunta Margherita Caserta
Carmela Patrizia Russo
Gilda Anna Diano
Annarella Annapaola Coppola
Teresa Francesca Romano
Brigadiere Arturo Santoro
Personaggi ed interpreti
in ordine di apparizione
Regia di Bruno Anselmi
La Fortuna con l'effe maiuscola
La Fortuna con l'effe maiuscola
Miglior Attore Caratterista a Orlando Rea
Miglior Scenografia a Massimo Malavolta
Luogo nascita: Napoli, Italia
Data nascita: 25 Maggio 1900
Luogo morte: Roma, Italia
Data morte: 25 Novembre 1957
Professione: editore,
commediografo e giornalista.
Luogo nascita: Napoli, Italia
Data nascita: 24 maggio 1900
Luogo morte: Roma, Italia
Data morte: 31 ottobre 1984
Professione: attore, regista teatrale
e cinematografico e poeta