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'A Figliata.

 

Don Gennaro, sposatosi in tarda età con donna Nannina, si scopre improvvisamente padre, a sette mesi dal matrimonio. Impreparato ed incredulo, è tanta la gioia che viene totalmente preso dall’evento, mai lontanamente pensando che il nascituro non sia figlio suo, bensì il frutto di una relazione che don Peppino (sposato a sua volta con donna Vicenza) aveva con Donna Nannina, da quando era ancora zitella. A Figliata è appunto il racconto di questa vigilia della nascita, vigilia movimentata e “allietata” da contrattempi, equivoci, battute, piccoli ostacoli che don Gennaro, nonostante la non verde età e la vista quasi del tutto compromessa, tenta di gestire al meglio, tenendo saldi i fili della regia e dell’organizzazione, riconducendo il tutto ad un “ordine” funzionale e finalizzato. La forza, in questa veglia di travaglio generalizzato, è data dalla gioia grande ed inaspettata, e quindi ancora più grande, di essere padre. Intorno a Don Gennaro, personaggio centrale, ruotano una serie di personaggi, con ruoli di vario tipo e spessore, ma tutti ugualmente funzionali ed indispensabili, come un insieme di elementi nell’architettura di un delicato congegno. Nel primo atto, per gran parte, primeggiano le figure di don Gennaro e di Ngiulina, la portinaia che sa tutto, che commisera, che critica ma che, al momento opportuno, è rispettosa dell’oggettività e della verità (come dire che la deformazione professionale non prevale sulla onestà intellettuale, come oggi ci si esprime). Le critiche ed i commenti “malevoli” della portinaia in effetti non sono contro le persone (Don Gennaro, Don Peppino, Donna Nannina), bensì contro gli eventi che, incuranti ed indifferenti ai valori sociali, seguono, diciamo così, un filo proprio, naturalistico, entro cui le persone vengono a trovarsi, dibattendosi in lacci e lacciuoli onde pervenire a nuove sintesi ed a nuovi improbabili equilibri… Di fronte a questi eventi, Ngiulina reagisce, dicendo impietosamente la sua, quasi un modo per non sentirsi completamente passiva ed in balia di eventi “traditori” e, comunque, forieri di dolore. L’ironia, dunque, come distacco; lo sfottò - pietoso - come presa d’atto di una realtà irreparabile. Don Carmelo, sorta di “grillo parlante”, di saggio del gruppo, fa da pendant a Ngiulina, caratterizzandosi per una partecipazione attenta e tuttavia discreta, spiritosa e sagace, sempre laconica. Totore è il ragazzo volenteroso, zelante, pronto ad ubbidire per dare una mano: spesso esegue alla lettera, non sempre consapevole dell’interagire degli altri. Donna Adelaide, finta ingenua, è funzionale alla loquacità di Ngiulina: è la “giusta” provocatrice della “cronaca dal palazzo”. Tra queste due, Maria, veramente semplice e tuttavia costretta ad essere presente, facendo di necessità virtù. Assuntina, appena adolescente e curiosa dei fatti della vita. Donna Rafela, madre della partoriente, che, a modo suo, prega per aiutare la figlia, forse non tanto a partorire quanto ad uscire indenne dal pasticcio di cui, molto probabilmente, è a conoscenza. Don Peppino, in evidente difficoltà morale di fronte a Don Gennaro incolpevole ed ignaro nonché di fronte alla stessa Vicenza, cerca di uscirne con ipocrisia, falso stupore e comunque sotto il peso di un evento sfuggito al controllo e probabilmente non voluto in tutta la sua devastante portata. Attanasio, che imputa una serie di fortuite e negative circostanze, al Tenore che, poverino, ama solo cantare, anche gratis! Bastiano, semplice ed altruista, che fa da “cuscinetto” tra Attanasio e il Tenore, mostrandosi sempre disponibile, quasi come il piccolo Totore. Gli amici Rivelli e sua moglie Claretta,  presenti nel secondo atto, pronti a dare il loro piccolo contributo di serenità e di solidarietà, con un Rivelli ignaro che, inconsapevolmente, contribuisce all’evoluzione del dramma. E poi, la levatrice con il suo distacco professionale. E poi, la Cummara Ermelinda… Personaggi, ruoli, situazioni, battute, detto e non detto, ammiccamenti, allusioni, spirito, risate, sfottò: tutto in una intelaiatura di equilibrio per raccontare qualcosa ................

Locandina

Personaggi ed interpreti

in ordine di apparizione

Susy Apollo

Elvira Accennato

Daniela Bosco

Raffaele Fiorenza

Lina Civero

Francesca Errico

Fabiana Gianfrani

Francesca Romano

Antonio Errico

Orlando Rea

Anna Diano

Samuel Simone

Davide De Micco

Leonardo Basile

Manuela Strazzulo

Bruno Anselmi

Antonio Di Gennaro

Arturo Santoro

Simone Manna

Maurizio Ceraudo

Antonella Pecoraro

 

Regia di Bruno Anselmi

Donna Rafela

La Levatrice

Donna Ermelinda

Totore

Donna 'Ngiulina

Maria

Donna Adelaide

Assuntina

Don Gennaro

Don Peppino

Donna Vicenza

Scugnizzo

Scugnizzo

Scugnizzo

Scugnizza

Don Carmelo

Attanasio

Bastiano

Il Tenore

Rivelli

Claretta

 

Musicisti

Mo. Pasquale De Maio

Gaia Pignalosa

Antonio Palumbo

Dario Magnani

Voce: Simone Manna

Luogo nascita: Castellammare di Stabia, Italia

Data nascita: 10 Gennaio 1888

Luogo morte: Napoli, Italia

Data morte: 22 Marzo 1950

Professione: attore teatrale, commediografo,                                                      compositore, poeta e scrittore 

Locandina Spettacolo Beneficenza

Foto della Compagnia

Backstage 'A Figliata

Mese: Aprile Anno: 2016

Backstage nei camerini

Durata:

Teatro Troisi

Via Giacomo Leopardi, 192 - Napoli

 

Regia di Bruno Anselmi

'A Figliata

Mese: Aprile Anno: 2016

Commedia Completa

Durata: 1:20:21

Teatro Troisi

Via Giacomo Leopardi, 192 - Napoli

 

Regia di Bruno Anselmi

I Saluti - 'A Figliata

Mese: Aprile Anno: 2016

Saluti Finali

Durata: 7:29

Teatro Troisi

Via Giacomo Leopardi, 192 - Napoli

 

Regia di Bruno Anselmi

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9 Luglio 2016

Giardino del Palazzo Baronale

Avella (AV)

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